Scusami
scusami se il mio sguardo non indugia presso il tuo
scusami se non considero con amorevolezza le forme tue
ma ho paura
paura che tu possa affezionarti
e chiedermi poi di baciarti
Scusami
scusami se non ti rivolgo parola gentile
ma credimi non è per sembrarti ostile
ma solo perché ho paura
paura che tu possa appassionarti
e chiedermi poi di amarti
So
so che così facendo
alimento la tua rabbia
che riposa sotto la sabbia
So
so che così scrivendo
edifico la tua cattiveria
magnifico il volume dell’arteria
E dopo questa poesia quasi invettiva
dovrò farne un’altra dal titolo: “Brutta e Cattiva”.